Radicchio tardivo: le varietà e la coltivazione
Il radicchio tardivo è un ortaggio invernale che porta sulle nostre tavole un tocco di colore e sapore intenso anche nella stagione fredda: infatti, si può coltivare con grande soddisfazione nei mesi invernali. Il radicchio tardivo è molto resistente e vigoroso, e si presta per essere raccolto fino a febbraio. Le varietà tardive, infatti, tollerano le temperature basse e le gelate, che anzi ne valorizzano il sapore rendendo più croccanti le foglie. Apprezzato per il sapore amarognolo e particolarmente piacevole, il radicchio tardivo non può mancare nel tuo orto invernale: scopri i tipi di radicchio e qualche consiglio utile per la coltivazione e l’utilizzo.
Le varietà di radicchio
Esistono molti tipi di radicchio, che si differenziano per forma, colore, sapore e ciclo di coltivazione. Vediamo di seguito le varietà tardive più diffuse.
Radicchio tardivo di Treviso
Il radicchio tardivo di Treviso è un ortaggio IGP (Indicazione Geografica Protetta), caratterizzato da una foglia rossa allungata, con una nervatura centrale bianca, e caratteristico per il suo sapore agrodolce. Le piantine di radicchio vanno piantate dalla seconda metà di luglio alla fine di agosto e si raccolgono da novembre a gennaio.
Radicchio di Verona
Il radicchio di Verona IGP, ha alle spalle una lunga storia: già alla fine del 700, infatti, veniva raccolto nelle campagne venete e apprezzato per la sua croccantezza. Si raccoglie a partire da metà dicembre. Le foglie sono rosso scure e gradevolmente amare, mentre la nervatura, che può essere bianca o rossa a seconda delle varianti, è più dolce e croccante. La forma è ovale e allungata. Oltre al celebre radicchio rosso di Verona, esistono altre varietà dal colore e dal gusto particolari.
Radicchio rosa di Verona
Il radicchio rosa di Verona è una variante piacevole e delicata del classico radicchio rosso, che si presta a essere consumata da cruda. Resistente al freddo e tardivo, matura a circa due mesi dal trapianto.
Radicchio verdoro di Verona
Il radicchio verdoro è un tipo di cicoria autunnale da poco in circolazione. La foglia gialla è interessante in abbinamento a quelle rosse o variegate, mentre il sapore ricorda molto quello del tradizionale radicchio rosso.
Radicchio Mantovano
Il radicchio mantovano (o cicoria mantovana) è una varietà che si caratterizza per le foglie larghe e tondeggianti, che si sviluppano in modo compatto. Molto resistente al freddo, viene trapiantato da marzo a ottobre e si raccoglie dopo circa 90 giorni.
Radicchio di Chioggia
Con la sua tipica forma tondeggiante, il radicchio rosso di Chioggia IGP si produce nella zona di Venezia, Padova e Rovigo. Oltre al radicchio di Chioggia precoce, adatto ai terreni sabbiosi e trapiantabile nella prima parte dell’anno, esiste il radicchio di Chioggia tardivo, di pezzatura medio grande, che si raccoglie da novembre a febbraio. Il radicchio di Chioggia è disponibile anche in altre varianti, che portano colore e sapore in tavola.
Radicchio bianco di Chioggia
Tipica cicoria invernale, il radicchio bianco di Chioggia si distingue per le foglie verdi e per il peso notevole. Si raccoglie da novembre a febbraio ed è molto resistente alle basse temperature.
Radicchio variegato di Chioggia
Il radicchio variegato di Chioggia (o radicchio variegato di Lusia), si raccoglie fino a febbraio.
Le foglie, dal colore chiaro, con venature violette, hanno un sapore più dolce e delicato rispetto al classico radicchio. Molto apprezzato in insalata, si può gustare anche ripassato in padella.
Coltivare radicchio: i consigli di In Campo Grande
Proprio come quello precoce, il radicchio tardivo predilige i suoli drenanti e caratterizzati dalla presenza di materia organica. Da In Campo Grande trovi piantine di radicchio tardivo da trapiantare nel tuo orto a una distanza di 30-35 cm l’una dall’altra.
Le piantine vanno irrigate di frequente.
Il periodo per la raccolta del radicchio tardivo va da novembre a febbraio-marzo circa.
SI raccoglie l’intero cespo con la zolla.
Il radicchio tardivo in cucina
Il radicchio tardivo è considerato un’eccellenza e in inverno viene consumato, principalmente previa cottura, per una varietà di piatti e abbinamenti. Si presta benissimo per essere gustato in risotti, torte salate e primi piatti al forno o in padella, specialmente in abbinamento a salumi e formaggi che creano un contrasto interessante con il suo tipico sapore amarognolo.